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sabato 27 febbraio 2010

la consapevolezza delle nostre azioni



Oggi vorrei parlare della consapevolezza di quello che stiamo facendo. Mi spiego meglio: tutti noi conosciamo l'importanza, per esempio, di effettuare i cambi parziali in modo regolare e che è molto importante effetture la pulizia dei filtri ad intervalli regolari solo per citare due operazioni a noi acquariofili molto comuni.
Ma i veri motivi e le eventuali conseguenze di una cosa fatta o meno, la maggior parte degli acquariofili li ignorano. E questo è il motivo di molti fallimenti che ho osservato durante i miei anni trascorsi da acquariofilo. Cerco di spiegarmi meglio: visto che l'acquario non è un qualcosa di statico bensì un microcosmo di esseri viventi, niente deve essere dato per scontato oppure applicato in maniera empirica, perchè purtroppo, ma è anche questo il bello, non c'è niente di automatico e di assoluto. Prendiamo per esempio la crescita delle famigerate alghe; tralasciando casi limite, prendendo 10 acquari allestiti nello stesso modo popolati in modo identico e con la medesima tecnica alle spalle, ci accorgeremo che nessuno dei 10 si sviluppa in modo uguale agli altri nonostante siano tutti apparentemente identici e quindi avremo, tornando al discorso alghe, alcune vasche che ne saranno prive ed altre che invece ne presenteranno tracce.
Ogni vasca quindi è un “caso clinico” unico e va affrontato di conseguenza.
Oggi la situazione è molto migliorata rispetto ad alcuni decenni fa, i pesci sono di norma molto più robusti e si adattano molto più facilmente alle diverse condizioni ambientali (si pensi ai Discus oggi possono essere allevati in acque quasi neutre mentre anni fa era inpensabile inserirli in una vasca con ph superiore a 6-6,2 e durezze bassissime), la tecnica ha fatto passi da gigante ed esiste una moltitudine di prodotti chimici in grado di semplificarci la vita che una volta o non esistevano od erano alla portata di pochi eletti.
Grazie a tutto questo oggi è molto più difficile commettere passi falsi però qualsiasi operazione effettuata con leggerezza o trascuratezza può causare danni ingenti ai nostri beniamini. E' per questo che che ogni volta che mi imbatto in qualcuno che vorrebbe avvicinarsi all' acquariofilia con lo stesso spirito con cui collezionerebbe cartoline cerco in tutti i modi di farlo desistere e di metterlo di fronte alla responsabilità che una vasca piccola o grande comporta.

Proprio per le motivazioni citate ho deciso di scrivere a partire da questo una serie di articoli atti a ribadire alcuni concetti, che se già conosciuti da molti, potrebbero essere di aiuto a chi si avvicina a questo stupendo hobby, a risentirci a presto (ps parleremo dell'importanza del ciclo dell'azoto!!), a presto